giovedì 14 aprile 2011

Autonomia di Silì La Prefettura:sì al referendum


 

La Prefettura si è espressa: referendum ci sarà, ma solo se svolto su base comunale. Atteso per i prossimi giorni un incontro del consiglio circoscrizionale e del comitato promotore per scegliere la strada da intraprendere, anche se sembra ormai chiara la necessità di arrivare ad una raccolta di firme. Intanto scoppia la polemica sul Puc e le limitate aree edificabile concesse a Silì, soprattutto se rapportate alle altre frazioni.
L'INCONTRO La Prefettura ha comunicato ai siliesi che un referendum consultivo riguardante solo Silì non è attuabile. Così come previsto dallo statuto comunale, se consultazione ci sarà, si deve svolgere su base comunale. Nei prossimi giorni sarà fissato un incontro in circoscrizione per decidere la strada da percorrere: iniziare una raccolta di firme a Oristano e frazioni o solo a Silì? In questo ultimo caso, anche secondo la Prefettura, può essere richiesto un parere anche ai residenti di alcune aree di Tiria, San Quirico e Tanca Molino. Ci sarebbe inoltre la possibilità di coinvolgere i siliesi che vivono all'estero ma che comunque hanno ancora residenza nella frazione.
 «I ragguagli ricevuti ci servono per capire meglio i requisiti necessari per richiedere il parere dei cittadini. Adesso spetterà al Comitato promotore decidere», spiega il presidente di circoscrizione Giuseppe Puddu. Per fine mese è in programma un'assemblea che coinvolgerà i cittadini e che darà il via ufficiale alla petizione popolare.
I NUMERI Secondo quanto stabilito dalla legge servirebbero almeno 2500 firme per la richiesta di referendum, mentre Silì è a quota 1.979 residenti con diritto di voto, e 315 minorenni. Situazione differente rispetto agli anni '90, «quando gli elettori erano 800 in più». Si cercherà adesso di capire se alcune aree possano rientrare a far parte della frazione.
«Il Comune dovrà comunque tener conto della volontà popolare della stragrande maggioranza dei siliesi, non potrà continuare a far finta di niente», commentano dalla circoscrizione.
 IL PUC «Lasciamo giudicare a chi ha visto la planimetria con la suddivisione delle aree edificabili concesse - spiegano il presidente di circoscrizione e Patrizio Puggioni, a capo del comitato promotore di Silì - Dalla planimetria risulta una zona edificabile ridotta all'osso, soprattutto se rapportata a quella delle altre frazioni». L'intento, secondo loro, potrebbe essere quello di bloccare la crescita della popolazione.

articolo tratto dall’Unione Sarda online del 13 aprile 2011 – art di FABRIZIO CARTA

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