«Organizziamo
il referendum per l'autonomia»
Mercoledì
la prima assemblea sul referendum. «Abbiamo un anno e mezzo per arrivare alla
consultazione».
Un'onda di
ritorno? Macché, il malessere che ogni tanto li fa urlare «ora basta, me ne
vado da questa casa» in realtà non si è mai sopito. Da quarant'anni alimenta il
fuoco della separazione che ciclicamente riesplode.Come 15 anni fa quando si
costituì pure un comitato per chiedere l'autonomia che sembrava addirittura
cosa fatta. Poi Silì rimase dov'è: frazione di Oristano. E oggi la voglia di
separarsi da un Comune mai sentito come una vera casa ritorna.L'INIZIATIVA
Mercoledì si riunisce il Consiglio circoscrizionale (destinato a scomparire a
fine legislatura) con all'ordine del giorno un punto: «Proposta di referendum
per l'autonomia di Silì». Il presidente Giuseppe Puddu non ha dubbi: «Rispetto
al passato questa può rappresentare veramente l'ultima chance. Tra un anno e
mezzo questo organismo non esisterà più per cui prima dello scioglimento
vogliamo capire se esiste questa voglia di separarsi da Oristano. Premettendo
una cosa: già è difficile oggi far sentire la nostra voce in Comune,
figuriamoci in futuro senza neppure la circoscrizione». Premessa che da sola
spiega uno dei motivi di questo referendum.I MOTIVI Gli stessi di 15 anni fa, e
di sempre. Slogan buoni per tutte le stagioni: cittadini di serie B, periferia
della periferia, dimenticati e pure bistrattati, ultimi tra gli ultimi.Slogan
che, giusto per sgombrare il campo da equivoci, fotografano la realtà senza
bisogno di aggiunte colorite. Strade a pezzi, acqua che manca ogni due giorni,
illuminazione che si spegne come per magia e che ritorna dopo 15 giorni, parco
giochi e decoro inesistenti, rifiuti che abbondano nelle campagne, marciapiedi
distrutti, segnaletica fantasma, scuole abbandonate e spazi sociali ridotti a
zero. «Non siamo contro questa amministrazione, anzi abbiamo un ottimo
rapporto. Solo che siamo una circoscrizione e quindi non abbiamo potere
decisionale. Noi chiediamo e speriamo che qualcuno risolva - dice Giuseppe
Puddu - Giusto per chiarire: il Comune ha deciso di bitumare le strade e sa
quando sistemeranno quelle di Silì? Per ultime».INTERNET Su Facebook, sito
internet sociale più cliccato nel mondo, esiste un gruppo della frazione. “Siliesi
nel mondo”, fondato da Efisio Piras, è nato da due settimane e gli iscritti
sono 370. Ci sono vecchie foto, commenti e auguri. E tutti chiedono la stessa
cosa: l'autonomia.Chiedono, tutti, di non essere più una “villa”, come venne
definita nel 1282 da Mariano II che donò a Mariano Mameli di Tramatza la
“villa” di Silli. Sarà un semplice caso?