articolo tratto da: www.sardegnadelnord.it
Silì (Sìbì in sardo) è una frazione del comune di Oristano di circa 3.400 abitanti, situata nella regione detta Campidano di Simaxis, vicina al fiume Tirso e distanze circa 1 km da Oristano. le feste più importanti sono: l'8 maggio e il 29 settembre San Michele Arcangelo, il 29 giugno la festa patronale di San Pietro Apostolo.
giovedì 16 giugno 2011
Dichiarazione del comitato per la ricostituzione del comune di Silì
articolo tratto da: www.sardegnadelnord.it
mercoledì 8 giugno 2011
Silí - Referendum per l'autonomia
Èsuonato il gong. Il tempo della strategia è termianto: la battaglia di Silì per l'autonomia è cominciata. Ciò che conta adesso è «fare la conta delle persone favorevoli», come sottolineato da Giuseppe Puddu, il padrone di casa dell'assemblea pubblica svoltasi ieri sera a cui hanno partecipato in tantissimi. Già raccolte più di cento firme. E la voglia di autonomia sembra adesso espandersi a macchia d'olio, a partire da Donigala, altra frazione che a breve svanirà nel nulla.
L'ASSEMBLEA Le 200 sedie predisposte son state occupate tutte: donne, bambini, giovani e anziani, e molti son dovuti rimanere in piedi. Oltre agli interventi del presidente di circoscrizione, di quello del comitato Patrizio Puggioni e di Pino Carboni, presidente di circoscrizione di Donigala, è intervenuto anche il consigliere regionale Gian Valerio Sanna. Come dire: la Regione sì, il Comune no. L'intera amministrazione comunale ha infatti disertato l'incontro.
L'AUTONOMIA «Abbiamo una nostra storia, una nostra cultura, - spiega Puddu - è arrivata l'ora di dare la parola al popolo. Rivendichiamo il nostro territorio, quello precedente la riforma fascista del 1927: gli amministratori non sottovaluteranno l'evento». E anche Pino Carboni “in trasferta da Donigala” senza nascondersi dietro un dito dà «pieno appoggio all'iniziativa» autonomistica di Silì. Insomma, resta adesso da capire se, il movimento si espanderà presto a macchia d'olio anche ad altre frazioni cittadine.
I COMMENTI Piero Piroddi, siliese d'adozione, è certo che quella del referendum sia «un'ottima idea. Distiamo solo 3 chilometri da Oristano, ma le distanze sembrano maggiori. La firma? Certo che la metto». Un altro residente: «Ci siamo svegliati troppo tardi. Insoddisfatto? Alla grande. I fondi comunali non arrivano mai a Silì». Nel mentre, il passaparola «Vai a firmare!», sta spopolando tra le abitazioni della frazione.
venerdì 3 giugno 2011
Città-ladrona? Silì in piazza per l'autonomia
Primo grande appuntamento per il futuro della popolosa frazione oristanese. Il Comitato per la ricostruzione del Comune di Silì, ha fissato per domani presso la piazza della Circoscrizione (Asilo ex Esmas) un'assemblea per discutere sulla proposta di riprendersi la propria autonomia dalla città capoluogo di provincia.
LA LETTERA Nei giorni scorsi una lettera aperta aveva messo in evidenza come «i disagi che affliggono la comunità e l'attuale situazione politico-amministrativa che riguarda il paese in quanto frazione di Oristano», non possono più essere ignorati. Il presidente del Comitato Patrizio Puggioni, ritiene quindi «necessario un impegno diretto dell'amministrazione di Silì. Il ruolo di frazione appare ormai inadatto a una comunità come la nostra. Le problematiche della gestione quotidiana della vita cittadina e, soprattutto, dello sviluppo futuro del nostro centro, possono essere affrontate in maniera determinante solo da un'amministrazione locale, radicata nel territorio e ad esser appartenente. Questo anche alla luce dei recenti provvedimenti che hanno portato alla soppressione di molte circoscrizioni, tra cui quella di Silì. L'obiettivo principe di questa riunione - conclude il presidente Patrizio Puggioni - è discutere di autonomia di Silì dal Comune di Oristano, e valutare assieme ai siliesi se questa può essere la strada giusta per il riscatto del nostro paese».
L'INCONTRO All'incontro parteciperanno oltre al presidente Puggioni, anche Giuseppe Puddu, presidente della circoscrizione di Silì e alcuni sindaci e amministratori locali del territorio. Dunque si rafforza il movimento per l'autogoverno e il referendum resta l'arma più democratica e «necessario» per la svolta. A metà aprile infatti la Prefettura aveva dato semaforo verde al referendum con la sola condizione che la consultazione venisse effettuata «su base comunale». Una buona notizia per il comitato autonomista che però dovrà impegnarsi nella raccolta di firme per legittimare l'eventuale referendum.
lunedì 30 maggio 2011
SILÌ. Sabato 4 l'assemblea Referendum per l'autonomia Ecco il comitato
É giunta
l'ora. L'assemblea pubblica tanto attesa si svolgerà la prossima
settimana. Sabato per la
precisione. A giorni verrà recapitata a tutte
le famiglie della frazione una lettera di invito
all'incontro. Dopo di
che si incomincerà la raccolta delle firme per la richiesta di
referendum. Da
Silì ribadiscono: «Impossibile continuare così, a questo
punto preferiamo autogestirci».
L'ASSEMBLEA Il dibattito si svolgerà nella piazza
della circoscrizione, alle 18:30 del prossimo
sabato. Decisivo
l'incontro svoltosi qualche giorno fa. Il comitato si ritroverà nella
piazza ad
esporre ai residenti le motivazioni del movimento. Ma anche ad
alcuni sindaci del territorio invitati.
L'obiettivo esplicito resta
quello «dell'autogoverno e dell'autogestione», come ribadito più volte
da Giuseppe Puddu, presidente della circoscrizione, e Patrizio Puggioni,
presidente del comitato
promotore.
L'INVITO «Alla luce dei disagi che affliggono la
nostra comunità - si legge nella lettera ai silesi - e
dell'attuale
situazione politico/amministrativa riguardante il nostro paese in quanto
frazione di
Oristano, riteniamo necessario un impegno diretto
nell'amministrazione di Silì. Il ruolo di frazione
appare ormai inadatto
a una comunità come la nostra, le problematiche della gestione
quotidiana
della vita cittadina e, soprattutto, dello sviluppo futuro
del nostro centro, possono essere affrontate
in maniera determinante
solo da un'amministrazione locale, radicata nel territorio e ad esso
appartenente».
IL PIANO «L'intento del comitato promotore resta
quello di proseguire il lavoro svolto dalla
circoscrizione, quando
questa non esisterà più, - spiega Puddu - Crediamo sia necessaria la
condivisione del progetto, quindi è fondamentale il sostegno dei
siliesi. È arrivato il momento di
mettersi in discussione. A Silì
mancano strutture ricettive e molti ragazzi son sbandati». Il
presidente
del comitato promotore: «È un atto necessario il referendum, la
situazione non può più
andare avanti in questo modo».
martedì 3 maggio 2011
Silí - S. Michele, legna in fiamme
Se volevano rovinare la festa di San Michele hanno sbagliato tiro i balordi che ieri dopo mezzogiorno hanno dato fuoco alla legna che i siliesi avevano trasportato dal monte per accenderla in onore di San Michele. Sabato il grande fuoco, su fagalloi , come lo chiamano a Silì, arderà comunque perché non sarà il gesto di qualche scriteriato a far saltare l'appuntamento sacro per gli abitanti della frazione.È stato un passante a notare i primi bagliori e lanciare l'allarme. E grazie alla tempestività della chiamata e all'intervento dei vigili del fuoco una parte della legna è salva e questo permetterà di onorare la festa.Il lavoro dei vigili non è stato semplice, hanno impiegato un'ora a domare le fiamme che spinte dal fortissimo vento, si irrobustivano fino a ridurre in cenere alcuni quintali dei quattrocento messi insieme dal comitato dei festeggiamenti.Secondo una prima ricostruzione l'incendio sarebbe stato provocato mediante l'innesco di una miccia a combustione lenta, difficile da avvistare. A tutto poi potevano pensare gli abitanti meno che a un atto così scriteriato che mai si era verificato in passato. Ma questa volta i balordi hanno voluto anticipare i tempi dell'accensione del fuoco che il parroco benedice subito dopo i vespri in onore del santo. Un rito antichissimo che ha il suo prologo una settimana prima col taglio della legna da parte di 200 volontari a monte Arci. Sabato l'accensione de su fagalloi ci sarà e domenica grande festa con gruppi folk, concerti e balli.
Il paese é in rivolta e tutti sperano che non si venga a sapere il nome dell''(idiota) di turno.
domenica 24 aprile 2011
Ordini di demolizione a Sili e a Sa Rodia
Il Comune scopre undici case abusive
Qualcuno ha dato uno sguardo al PUC e ci ha creduto subito e ha costruito senza chiedere niente a nessuno, altri invece hanno ampliato una parte della casa in assoluto silenzio. Tutti con la convinzione assoluta di poterla fare franca. E invece ben undici ordini di demolizione di altrettanti fabbricati abusivi sono stati notificati dal responsabile tecnico del Comune, Giuseppe Pinna nei giorni scorsi. Gli interessati adesso avranno novanta giorni di tempo per buttare giù quanto costruito senza autorizzazioni o con permessi scaduti da tempo e mai rinnovati come invece impone la legge. Diversamente ci penserà il Comune ad azionare la ruspa e le spese del lavoro saranno chiaramente addebitate agli inadempienti.Le opere abusive sono state segnalate in buona parte a “Pabarregas”, un'area che ricade nel territorio di Silì, dove tempo fa i vigili urbani segnalarono piccole ma numerose costruzioni che sono state tirate su senza però avere i necessari permessi. Altre opere non regolari sono state scoperte anche a nel quartiere di Sa Rodia e a Sa Luggiana, zona quest'ultima che ricade sempre nel territorio della frazione di Silì.
Le leggi poco chiare e le lunghe burocrazie italiane hanno convinto i possessori dei terreni nel portarsi avanti con i lavori. Ora bisognera ruscire a fermare le ruspe.
giovedì 14 aprile 2011
Autonomia di Silì La Prefettura:sì al referendum
La Prefettura si è espressa:
referendum ci sarà, ma solo se svolto su base comunale. Atteso per i prossimi
giorni un incontro del consiglio circoscrizionale e del comitato promotore per
scegliere la strada da intraprendere, anche se sembra ormai chiara la necessità
di arrivare ad una raccolta di firme. Intanto scoppia la polemica sul Puc e le
limitate aree edificabile concesse a Silì, soprattutto se rapportate alle altre
frazioni.
L'INCONTRO La Prefettura ha comunicato ai siliesi
che un referendum consultivo riguardante solo Silì non è attuabile. Così come
previsto dallo statuto comunale, se consultazione ci sarà, si deve svolgere su
base comunale. Nei prossimi giorni sarà fissato un incontro in circoscrizione
per decidere la strada da percorrere: iniziare una raccolta di firme a Oristano
e frazioni o solo a Silì? In questo ultimo caso, anche secondo la Prefettura,
può essere richiesto un parere anche ai residenti di alcune aree di Tiria, San
Quirico e Tanca Molino. Ci sarebbe inoltre la possibilità di coinvolgere i
siliesi che vivono all'estero ma che comunque hanno ancora residenza nella
frazione.
«I ragguagli ricevuti ci
servono per capire meglio i requisiti necessari per richiedere il parere dei
cittadini. Adesso spetterà al Comitato promotore decidere», spiega il presidente
di circoscrizione Giuseppe Puddu. Per fine mese
è in programma un'assemblea che coinvolgerà i cittadini e che darà il via
ufficiale alla petizione popolare.
I NUMERI Secondo quanto stabilito dalla legge
servirebbero almeno 2500 firme per la richiesta di referendum, mentre Silì è a
quota 1.979 residenti con diritto di voto, e 315 minorenni. Situazione
differente rispetto agli anni '90, «quando gli elettori erano 800 in più». Si
cercherà adesso di capire se alcune aree possano rientrare a far parte della
frazione.
«Il Comune dovrà comunque tener conto della volontà
popolare della stragrande maggioranza dei siliesi, non potrà continuare a far
finta di niente», commentano dalla circoscrizione.
IL PUC «Lasciamo giudicare a chi ha visto la
planimetria con la suddivisione delle aree edificabili concesse - spiegano il
presidente di circoscrizione e Patrizio Puggioni, a capo del comitato promotore
di Silì - Dalla planimetria risulta una zona edificabile ridotta all'osso,
soprattutto se rapportata a quella delle altre frazioni». L'intento, secondo
loro, potrebbe essere quello di bloccare la crescita della popolazione.
articolo tratto dall’Unione Sarda online del 13 aprile 2011 – art di FABRIZIO CARTA
lunedì 4 aprile 2011
Silì, aria di divorzio con Oristano
«Organizziamo
il referendum per l'autonomia»
Mercoledì
la prima assemblea sul referendum. «Abbiamo un anno e mezzo per arrivare alla
consultazione».
Un'onda di
ritorno? Macché, il malessere che ogni tanto li fa urlare «ora basta, me ne
vado da questa casa» in realtà non si è mai sopito. Da quarant'anni alimenta il
fuoco della separazione che ciclicamente riesplode.Come 15 anni fa quando si
costituì pure un comitato per chiedere l'autonomia che sembrava addirittura
cosa fatta. Poi Silì rimase dov'è: frazione di Oristano. E oggi la voglia di
separarsi da un Comune mai sentito come una vera casa ritorna.L'INIZIATIVA
Mercoledì si riunisce il Consiglio circoscrizionale (destinato a scomparire a
fine legislatura) con all'ordine del giorno un punto: «Proposta di referendum
per l'autonomia di Silì». Il presidente Giuseppe Puddu non ha dubbi: «Rispetto
al passato questa può rappresentare veramente l'ultima chance. Tra un anno e
mezzo questo organismo non esisterà più per cui prima dello scioglimento
vogliamo capire se esiste questa voglia di separarsi da Oristano. Premettendo
una cosa: già è difficile oggi far sentire la nostra voce in Comune,
figuriamoci in futuro senza neppure la circoscrizione». Premessa che da sola
spiega uno dei motivi di questo referendum.I MOTIVI Gli stessi di 15 anni fa, e
di sempre. Slogan buoni per tutte le stagioni: cittadini di serie B, periferia
della periferia, dimenticati e pure bistrattati, ultimi tra gli ultimi.Slogan
che, giusto per sgombrare il campo da equivoci, fotografano la realtà senza
bisogno di aggiunte colorite. Strade a pezzi, acqua che manca ogni due giorni,
illuminazione che si spegne come per magia e che ritorna dopo 15 giorni, parco
giochi e decoro inesistenti, rifiuti che abbondano nelle campagne, marciapiedi
distrutti, segnaletica fantasma, scuole abbandonate e spazi sociali ridotti a
zero. «Non siamo contro questa amministrazione, anzi abbiamo un ottimo
rapporto. Solo che siamo una circoscrizione e quindi non abbiamo potere
decisionale. Noi chiediamo e speriamo che qualcuno risolva - dice Giuseppe
Puddu - Giusto per chiarire: il Comune ha deciso di bitumare le strade e sa
quando sistemeranno quelle di Silì? Per ultime».INTERNET Su Facebook, sito
internet sociale più cliccato nel mondo, esiste un gruppo della frazione. “Siliesi
nel mondo”, fondato da Efisio Piras, è nato da due settimane e gli iscritti
sono 370. Ci sono vecchie foto, commenti e auguri. E tutti chiedono la stessa
cosa: l'autonomia.Chiedono, tutti, di non essere più una “villa”, come venne
definita nel 1282 da Mariano II che donò a Mariano Mameli di Tramatza la
“villa” di Silli. Sarà un semplice caso?
domenica 3 aprile 2011
Silì, la Prefettura decide sull'autonomia
Richiesta di referendum: il Comune ignora la circoscrizione
Cresce la voglia di autonomia di Silì.
Dopo il silenzio del Comune la circoscrizione ha chiesto alla Prefettura di
poter indire il referendum.
La richiesta al Comune è caduta nel
vuoto. O meglio nel silenzio. La circoscrizione di Silì, che da due mesi porta
avanti la battaglia per richiedere l'autonomia, non ha ancora ricevuto risposte
da parte dell'amministrazione Comunale. E ora la palla passa alla Prefettura
che dovrà dare una risposta definitiva per la richiesta di consultazione
popolare. Parere che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni: «Proseguiremo
comunque, e in ogni caso, la nostra azione», fanno sapere da Silì.
LE NOVITÀ La delibera del Consiglio di
circoscrizione, riunito lo scorso 26 gennaio, è arrivata da tempo a
destinazione. Insieme ad una «lettera di chiarificazione» inviata al sindaco
Angela Nonnis, in cui si faceva presente la nascita del Comitato per la
ricostruzione del Comune di Silì. E si chiedevano precisazioni sui criteri
richiesti per ricorrere a un primo referendum consultivo. La risposta del
Comune «non è stata abbastanza chiarificatrice - ha affermato Giuseppe Puddu,
il presidente di circoscrizione - Non c'è stato alcun contatto con il Comune
negli ultimi mesi, nessun segnale, e nessuna risposta. Questo fatto ci
sorprende molto».
La scelta, agli inizi di marzo, è stata quella di rivolgersi alla Prefettura e chiedere le risposte che il Comune non ha saputo, o voluto, dare: «Attendiamo solo che venga presa in considerazione la nostra richiesta, e che ci venga data una risposta».
LE OPZIONI Novità si attendono per la prossima settimana; la Prefettura dovrebbe far pervenire alla circoscrizione un parere definitivo sulla vicenda. A questo punto andrebbero a crearsi due scenari possibili: la tanto attesa consultazione, coi residenti che darebbero la propria opinione sulla possibilità che Silì torni a essere un comune a sé, o si procederà ad una raccolta firme, che, promette il presidente di circoscrizione, «grazie all'aiuto e al sostegno dei siliesi, coinvolgerà non solo la frazione, ma anche Oristano e l'intera provincia».
I CONSENSI Oltre alle numerose richieste di adesione pervenute al comitato promotore, parole di incoraggiamento sembrano essere arrivate anche dalle altre circoscrizioni cittadine. Le maggiori iniezioni di fiducia giungono però dai siliesi in fermento, che, come spiega Puddu, «ci chiedono continuamente novità sulla situazione e vogliono sapere tra quanto si potrà finalmente andare al voto». Importante in questo senso anche il «supporto dato dal gruppo internet Siliesi nel mondo dal quale ci arrivano spesso segnali di sollecitazione a proseguire».
La scelta, agli inizi di marzo, è stata quella di rivolgersi alla Prefettura e chiedere le risposte che il Comune non ha saputo, o voluto, dare: «Attendiamo solo che venga presa in considerazione la nostra richiesta, e che ci venga data una risposta».
LE OPZIONI Novità si attendono per la prossima settimana; la Prefettura dovrebbe far pervenire alla circoscrizione un parere definitivo sulla vicenda. A questo punto andrebbero a crearsi due scenari possibili: la tanto attesa consultazione, coi residenti che darebbero la propria opinione sulla possibilità che Silì torni a essere un comune a sé, o si procederà ad una raccolta firme, che, promette il presidente di circoscrizione, «grazie all'aiuto e al sostegno dei siliesi, coinvolgerà non solo la frazione, ma anche Oristano e l'intera provincia».
I CONSENSI Oltre alle numerose richieste di adesione pervenute al comitato promotore, parole di incoraggiamento sembrano essere arrivate anche dalle altre circoscrizioni cittadine. Le maggiori iniezioni di fiducia giungono però dai siliesi in fermento, che, come spiega Puddu, «ci chiedono continuamente novità sulla situazione e vogliono sapere tra quanto si potrà finalmente andare al voto». Importante in questo senso anche il «supporto dato dal gruppo internet Siliesi nel mondo dal quale ci arrivano spesso segnali di sollecitazione a proseguire».
articolo tratto dall'unionesarda on
line del 2 aprile 2011 - articolo di Fabrizio Corona
giovedì 10 febbraio 2011
Silì, nasce il comitato per il referendum
La settimana prossima si terrà una nuova riunione per definire i dettagli del comitato promotore per «la ricostruzione del Comune di Silì».
Nuovo
passo verso l'autonomia di Silì: il comitato promotore è ormai pronto per dare
battaglia per riuscire a “staccarsi” da Oristano. Alla riunione della
circoscrizione di lunedì sera hanno partecipato molti di coloro che, quindici
anni fa, aderirono alla richiesta di autonomia, ma c'erano anche numerose facce
nuove pronte a impegnarsi nell'impresa.
IL PROGRAMMA La settimana prossima è in
programma una nuova riunione per la definizione degli ultimi dettagli. Quattro
gli argomenti in agenda: l'adesione al Comitato per la ricostruzione del comune
di Silì, l'elezione dei componenti del consiglio direttivo, del collegio
sindacale e del revisore dei conti. Infine l'approvazione dello statuto.
L'obiettivo del comitato promotore, come ha spiegato il presidente della
circoscrizione Giuseppe Puddu «è anche quello di proseguire la battaglia per
l'autonomia dopo la chiusura della circoscrizione». Un passaggio imposto dalla
nuova Finanziaria: per i comuni con meno di centomila abitanti, proprio come
quello di Oristano, è imminente l'abolizione dei consigli circoscrizionali. «Prevediamo
che nelle frazioni a breve si arriverà a una situazione da far west - va avanti
- Se già sono isolate e speso abbandonate, immaginiamo cosa potrà accadere
quando non ci sarà più nemmeno la circoscrizione a dare voce alle necessità e
ai problemi dei residenti».
LE REAZIONI La proposta di consultazione
popolare arriverà nei prossimi giorni in Comune, dove verrà esaminata e
giudicata. C'è ancora una settimana di tempo per consegnarla. «La presenteremo
insieme alla richiesta del comitato promotore» ha aggiunto Puddu. Ci sono state
reazioni da parte dell'amministrazione comunale al nuovo fermento che si
respira a Silì e alle decisioni di due settimane fa? «Non c'è stato alcun
contatto con la Giunta negli ultimi quindici giorni» ha tagliato corto
Puddu.
...... sembra che si faccia sul
serio...... o almeno, ci sono nella popolazione di Silí un gruppo di persone
che ci crede nel potersi staccare da Oristano e avere la propria
amministrazione. tutto il progetto non e' facile e ci sono tanti pro e contro
in materia. La popolazione della frazione non é ben informata su che cosa
succederá se Silí diventerá comune a se. La partecipazione alle riunioni fatte
a proposito del progetto di staccarsi da Oristano non hanno avuto l'affluenza
che ci si aspettava e per molti sembra solo una questione di referendum
"Si" o "No".
a mio parere ci vorrebbe un documento
o una lettera lasciata di casa in casa o una pagina web, o anche un Forum su
cui poterne parlare liberamente, con elencati vantaggi e svantaggi che il paese e la popolazione
subirebbe in caso di staccamento dal comune di Oristano; visto che molte
persone hanno troppi impegni per poter partecipare alle riunioni della
circoscrizione, utilizzare altri mezzi per informare la popolazione non sarebbe
sbagliato.
lunedì 7 febbraio 2011
Il PUC del comune diOristano é operativo, Silí punta all'espansione
Urbanistica Silí - Il PUC di Oristano è operativo
Con la
pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione da oggi il Piano
urbanistico comunale e il Piano di utilizzo del litorale di Oristano sono
pienamente operativi.
L’annuncio è
stato fatto dal Sindaco di Oristano Angela Nonnis che non ha nascosto la
soddisfazione per l’importante notizia.
“Sono orgogliosa
di questo risultato – ha detto il Sindaco nel corso di una conferenza stampa
alla quale hanno partecipato anche l’Assessore all’Urbanistica Salvatore Ledda
e il Dirigente dell’Ufficio tecnico comunale Ingegner Giuseppe Pinna -. Abbiamo
dato alla città uno strumento che potrà risultare determinante per il rilancio
della città, per superare la crisi e fare da volano all’economia”.
“Durante la
campagna elettorale avevo preso un impegno con la città e avevo detto che i
primi tre anni di amministrazione sarebbero serviti per la pianificazione – ha
aggiunto -. In questi tre anni sono nati due strumenti fondamentali di cui sono
orgogliosa: il Piano strategico e il Piano urbanistico. È stato un lavoro
scrupoloso, impegnativo e faticoso, ma il risultato è stato raggiunto e in
futuro la città e tutte le amministrazioni che si avvicenderanno potranno
contare su questi due strumenti fondamentali”.
“Da oggi la città
può contare su un PUC pienamente operativo” ha spiegato l’Assessore
all’Urbanistica Salvatore Ledda che ha precisato che la pubblicazione sul BURAS
mette i cittadini nella condizione di poter presentare proposte e progetti
sulla base delle indicazioni del nuovo Piano urbanistico.
“Il Piano – ha
spiegato Ledda – è anche il frutto delle interlocuzioni con la Regione, ma
rispetto al documento approvato dal Consiglio comunale non è stato modificato
niente. Le indicazioni della Regione vanno intese nel senso di suggerimenti che
prevalentemente hanno riguardato aspetti formali. Ai comuni è data piena
autonomia di autodeterminazione nelle scelte di pianificazione del proprio
territorio. Conseguentemente noi abbiamo dato risposte motivate, verbali, alle
osservazioni, verbali, della Regione. Non abbiamo mai avuto alcuna richiesta
scritta dalla Regione, ma per l’intera estate abbiamo interloquito con i suoi
uffici su questi aspetti e oggi possiamo dire con soddisfazione che il Piano è
operativo con tutto ciò che comporta per la città. Aggiungo anche che, per come
è nato, questo piano presenta aspetti che ne consentono l’implementazione e lo
rendono dinamico. Potrà dunque essere modificato con lo strumento della
variante”.
“Dalla fase della
pianificazione possiamo passare a quella dell’attuazione – ha detto ancora
Ledda -. Mi sento di rivolgere alle imprese e ai cittadini un appello alla
mobilitazione, a utilizzare questo strumento, il più importante da 40 anni, per
trasformare finalmente la città”.
il territorio di
Sili' subirá con gli anni una estensione pari al doppio del territorio che al
momento occupa, nella mappa qui sotto si possono vedere raffigurate le Aree da
assoggettare a Piani di Riqualificazione Urbanistica
clicca sulla foto per vederla in alta risoluzione |
venerdì 28 gennaio 2011
«Sì al referendum per l'autonomia di Silí» La circoscrizione: ora deve decidere il Consiglio comunale
SILÌ – Si al REFERENDUM.
Tra venti giorni la richiesta ufficiale per poter svolgere la consultazione popolare
«Sì al referendum per l'autonomia»La circoscrizione: ora deve decidere il Consiglio comunale
Due giorni fa il Consiglio circoscrizionale ha approvato la richiesta di referendum per l'autonomia. Polemica per l'assenza degli assessori.
S ilì chiede ufficialmente di poter fare il referendum sull'autonomia da Oristano. Nella riunione del Consiglio circoscrizionale di due giorni fa la proposta è passata all'unanimità, applaudita da circa cinquanta siliesi che hanno partecipato all'assemblea. «Meglio soli che mal accompagnati» è il parere di tutti, presidente della circoscrizione compreso.
LA
VOTAZIONE Undici voti favorevoli su undici consiglieri presenti, è il risultato
della votazione per decidere sulla consultazione popolare. Tempo venti giorni,
termine ultimo per presentare il verbale al Comune, e arriverà il parere del
sindaco, Angela Nonnis.
GLI SCENARI
Il primo ostacolo è appunto quello dell'approvazione della richiesta che verrà
discussa in Consiglio comunale. «Se rifiuto ci sarà, innanzitutto deve essere
ben motivato - spiega il presidente di circoscrizione Giuseppe Puddu -
altrimenti presenteremo una petizione popolare e proseguiremo la battaglia fino
all'ultimo. Ci deve essere consentita perlomeno la consultazione popolare, la
possibilità di autodeterminarci. È l'occasione per conoscere il numero reale di
residenti che vogliono l'autonomia».
Altro nodo
da sciogliere, sempre che si arrivi al referendum e vincano i sì all'autonomia,
è quello dei numeri. Pare
infatti che i 2000 residenti con diritto di voto non siano sufficienti per
richiedere il referendum. Ne mancherebbero almeno 500.
«Contiamoci innanzitutto, facciamo un passo alla volta», replica Puddu, facendo
riferimento anche ai residenti di alcune aree vicine, ad esempio Pedralada.
LE ASSENZE Solo due consiglieri comunali, Giuseppe Obinu e Mario Cadeddu, erano presenti all'assemblea. «Ci aspettavamo qualche rappresentante comunale in più. Negli ultimi giorni tutti si stanno interessando alla questione Silì, invece da parte dell'amministrazione arriva un segnale di totale disinteresse».
LE ASSENZE Solo due consiglieri comunali, Giuseppe Obinu e Mario Cadeddu, erano presenti all'assemblea. «Ci aspettavamo qualche rappresentante comunale in più. Negli ultimi giorni tutti si stanno interessando alla questione Silì, invece da parte dell'amministrazione arriva un segnale di totale disinteresse».
Articolo
tratto dall'Unione Sarda online del Venerdì 28 gennaio 2011
....sembra
che ci siamo, la popolazione di Silí e' chiamata a decidere se vuole staccarsi
dal comune di Oristano e avere la propria amministrazione. Potete lasciare i
vostri commenti a proposito......
Grazie
della visita :)
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