giovedì 16 giugno 2011

Dichiarazione del comitato per la ricostituzione del comune di Silì



In seguito alle dichiarazioni rilasciate durante un'intervista TV dal Sindaco di Oristano, Dr.ssa Angela Nonnis, il Presidente del Comitato per la Ricostituzione del Comune di Silì, Patrizio Puggioni, ha inviato una lettera al Sindaco per illustrare le attività del Comitato e per invitare la Dr.ssa Nonnis e gli Amministratori Comunali di Oristano a un confronto con il Comitato e con i Siliesi. "L'iniziativa del Comitato non è una battaglia contro la città di Oristano o contro il Sindaco Nonnis né, tantomeno, contro gli Oristanesi," ha dichiarato il presidente Patrizio Puggioni,"nella lettera chiariamo al Sindaco come la nostra non sia un'azione contro l'attuale Amministrazione Comunale; manca 

un anno alla fine della legislatura e per noi significa che manca un anno allo fine della Circoscrizione, l'ultimo e unico anello di congiunzione amministrativa tra la Frazione di Silì e il Comune di Oristano. Noi vorremmo che il Sindaco e tutti gli Amministratori Comunali di Oristano venissero a Silì a confrontarsi con i cittadini e con il Comitato, siamo disponibili a organizzare una nuova assemblea pubblica, aperta a tutti, in cui avviare un dibattito democratico e civile con i rappresentanti del Comune di Oristano. Ci sarebbe piaciuto vedere qualche rappresentante della Giunta anche al primo incontro, ma abbiamo dovuto prendere atto che anche quell'iniziativa è stata surclassata, come spesso accade con le problematiche relative al nostro Paese. Noi vogliamo il confronto e lo vogliamo con tutti, la nostra è una lotta politica per l'autonomia di Silì e per la ricostituzione del Comune e questa lotta è lontana dalle logiche di parte, la nostra unica parte è la nostra gente, il nostro territorio e i nostri figli." 

La lettera inviata al Sindaco (di cui si allega copia integrale) vuole essere un primo passo verso un confronto più ampio con tutti gli attori politici locali. Il Comitato per la Ricostituzione del Comune di Silì continua il proprio lavoro, forte delle proprie ragioni e del consenso dei Siliesi.

"La dialettica tra le parti politiche e le ormai anacronistiche questioni campanilistiche sono lontane anni luce da questo Comitato," ha concluso Puggioni," ci si chieda invece cosa ha fatto il Comune di Oristano per Silì in questi 84 anni, quali siano stati e quali saranno i benefici derivanti dall'accorpamento di Silì ad Oristano, e si dia quindi la possibilità ai  Siliesi di potersi esprimere per decidere in autonomia e democrazia quale strada seguire, se rimanere una frazione lontana dal centro e priva di qualsiasi forma di autogoverno o se diventare un Comune autonomo in grado di amministrarsi e governarsi da se."

Prosegue intanto la raccolta delle firme nelle case di Silì, al momento il riscontro dei cittadini è estremamente positivo; infatti sono state raccolte oltre 350 firme in pochi giorni, a dimostrazione dell'ampio consenso popolare verso l'iniziativa del Comitato.Com


articolo tratto da: www.sardegnadelnord.it

mercoledì 8 giugno 2011

Silí - Referendum per l'autonomia


Èsuonato il gong. Il tempo della strategia è termianto: la battaglia di Silì per l'autonomia è cominciata. Ciò che conta adesso è «fare la conta delle persone favorevoli», come sottolineato da Giuseppe Puddu, il padrone di casa dell'assemblea pubblica svoltasi ieri sera a cui hanno partecipato in tantissimi. Già raccolte più di cento firme. E la voglia di autonomia sembra adesso espandersi a macchia d'olio, a partire da Donigala, altra frazione che a breve svanirà nel nulla.

L'ASSEMBLEA Le 200 sedie predisposte son state occupate tutte: donne, bambini, giovani e anziani, e molti son dovuti rimanere in piedi. Oltre agli interventi del presidente di circoscrizione, di quello del comitato Patrizio Puggioni e di Pino Carboni, presidente di circoscrizione di Donigala, è intervenuto anche il consigliere regionale Gian Valerio Sanna. Come dire: la Regione sì, il Comune no. L'intera amministrazione comunale ha infatti disertato l'incontro.

L'AUTONOMIA «Abbiamo una nostra storia, una nostra cultura, - spiega Puddu - è arrivata l'ora di dare la parola al popolo. Rivendichiamo il nostro territorio, quello precedente la riforma fascista del 1927: gli amministratori non sottovaluteranno l'evento». E anche Pino Carboni “in trasferta da Donigala” senza nascondersi dietro un dito dà «pieno appoggio all'iniziativa» autonomistica di Silì. Insomma, resta adesso da capire se, il movimento si espanderà presto a macchia d'olio anche ad altre frazioni cittadine.

I COMMENTI Piero Piroddi, siliese d'adozione, è certo che quella del referendum sia «un'ottima idea. Distiamo solo 3 chilometri da Oristano, ma le distanze sembrano maggiori. La firma? Certo che la metto». Un altro residente: «Ci siamo svegliati troppo tardi. Insoddisfatto? Alla grande. I fondi comunali non arrivano mai a Silì». Nel mentre, il passaparola «Vai a firmare!», sta spopolando tra le abitazioni della frazione.

venerdì 3 giugno 2011

Città-ladrona? Silì in piazza per l'autonomia


Primo grande appuntamento per il futuro della popolosa frazione oristanese. Il Comitato per la ricostruzione del Comune di Silì, ha fissato per domani presso la piazza della Circoscrizione (Asilo ex Esmas) un'assemblea per discutere sulla proposta di riprendersi la propria autonomia dalla città capoluogo di provincia.

LA LETTERA Nei giorni scorsi una lettera aperta aveva messo in evidenza come «i disagi che affliggono la comunità e l'attuale situazione politico-amministrativa che riguarda il paese in quanto frazione di Oristano», non possono più essere ignorati. Il presidente del Comitato Patrizio Puggioni, ritiene quindi «necessario un impegno diretto dell'amministrazione di Silì. Il ruolo di frazione appare ormai inadatto a una comunità come la nostra. Le problematiche della gestione quotidiana della vita cittadina e, soprattutto, dello sviluppo futuro del nostro centro, possono essere affrontate in maniera determinante solo da un'amministrazione locale, radicata nel territorio e ad esser appartenente. Questo anche alla luce dei recenti provvedimenti che hanno portato alla soppressione di molte circoscrizioni, tra cui quella di Silì. L'obiettivo principe di questa riunione - conclude il presidente Patrizio Puggioni - è discutere di autonomia di Silì dal Comune di Oristano, e valutare assieme ai siliesi se questa può essere la strada giusta per il riscatto del nostro paese».

L'INCONTRO All'incontro parteciperanno oltre al presidente Puggioni, anche Giuseppe Puddu, presidente della circoscrizione di Silì e alcuni sindaci e amministratori locali del territorio. Dunque si rafforza il movimento per l'autogoverno e il referendum resta l'arma più democratica e «necessario» per la svolta. A metà aprile infatti la Prefettura aveva dato semaforo verde al referendum con la sola condizione che la consultazione venisse effettuata «su base comunale». Una buona notizia per il comitato autonomista che però dovrà impegnarsi nella raccolta di firme per legittimare l'eventuale referendum.

lunedì 30 maggio 2011

SILÌ. Sabato 4 l'assemblea Referendum per l'autonomia Ecco il comitato

É giunta l'ora. L'assemblea pubblica tanto attesa si svolgerà la prossima settimana. Sabato per la
precisione. A giorni verrà recapitata a tutte le famiglie della frazione una lettera di invito 
 all'incontro. Dopo di che si incomincerà la raccolta delle firme per la richiesta di referendum. Da 
Silì ribadiscono: «Impossibile continuare così, a questo punto preferiamo autogestirci».
 
L'ASSEMBLEA Il dibattito si svolgerà nella piazza della circoscrizione, alle 18:30 del prossimo 
sabato. Decisivo l'incontro svoltosi qualche giorno fa. Il comitato si ritroverà nella piazza ad 
esporre ai residenti le motivazioni del movimento. Ma anche ad alcuni sindaci del territorio invitati. 
L'obiettivo esplicito resta quello «dell'autogoverno e dell'autogestione», come ribadito più volte da Giuseppe Puddu, presidente della circoscrizione, e Patrizio Puggioni, presidente del comitato
promotore.
 
L'INVITO «Alla luce dei disagi che affliggono la nostra comunità - si legge nella lettera ai silesi - e 
dell'attuale situazione politico/amministrativa riguardante il nostro paese in quanto frazione di 
Oristano, riteniamo necessario un impegno diretto nell'amministrazione di Silì. Il ruolo di frazione 
appare ormai inadatto a una comunità come la nostra, le problematiche della gestione quotidiana 
della vita cittadina e, soprattutto, dello sviluppo futuro del nostro centro, possono essere affrontate 
in maniera determinante solo da un'amministrazione locale, radicata nel territorio e ad esso 
appartenente».
 
IL PIANO «L'intento del comitato promotore resta quello di proseguire il lavoro svolto dalla 
circoscrizione, quando questa non esisterà più, - spiega Puddu - Crediamo sia necessaria la 
condivisione del progetto, quindi è fondamentale il sostegno dei siliesi. È arrivato il momento di 
mettersi in discussione. A Silì mancano strutture ricettive e molti ragazzi son sbandati». Il 
presidente del comitato promotore: «È un atto necessario il referendum, la situazione non può più 
andare avanti in questo modo».

martedì 3 maggio 2011

Silí - S. Michele, legna in fiamme



Se volevano rovinare la festa di San Michele hanno sbagliato tiro i balordi che ieri dopo mezzogiorno hanno dato fuoco alla legna che i siliesi avevano trasportato dal monte per accenderla in onore di San Michele. Sabato il grande fuoco, su fagalloi , come lo chiamano a Silì, arderà comunque perché non sarà il gesto di qualche scriteriato a far saltare l'appuntamento sacro per gli abitanti della frazione.È stato un passante a notare i primi bagliori e lanciare l'allarme. E grazie alla tempestività della chiamata e all'intervento dei vigili del fuoco una parte della legna è salva e questo permetterà di onorare la festa.Il lavoro dei vigili non è stato semplice, hanno impiegato un'ora a domare le fiamme che spinte dal fortissimo vento, si irrobustivano fino a ridurre in cenere alcuni quintali dei quattrocento messi insieme dal comitato dei festeggiamenti.Secondo una prima ricostruzione l'incendio sarebbe stato provocato mediante l'innesco di una miccia a combustione lenta, difficile da avvistare. A tutto poi potevano pensare gli abitanti meno che a un atto così scriteriato che mai si era verificato in passato. Ma questa volta i balordi hanno voluto anticipare i tempi dell'accensione del fuoco che il parroco benedice subito dopo i vespri in onore del santo. Un rito antichissimo che ha il suo prologo una settimana prima col taglio della legna da parte di 200 volontari a monte Arci. Sabato l'accensione de su fagalloi ci sarà e domenica grande festa con gruppi folk, concerti e balli.
Il paese é in rivolta e tutti sperano che non si venga a sapere il nome dell''(idiota) di turno.

domenica 24 aprile 2011

Ordini di demolizione a Sili e a Sa Rodia


Il Comune scopre undici case abusive

Qualcuno ha dato uno sguardo al PUC e ci ha creduto subito e ha costruito senza chiedere niente a nessuno, altri invece hanno ampliato una parte della casa in assoluto silenzio. Tutti con la convinzione assoluta di poterla fare franca. E invece ben undici ordini di demolizione di altrettanti fabbricati abusivi sono stati notificati dal responsabile tecnico del Comune, Giuseppe Pinna nei giorni scorsi. Gli interessati adesso avranno novanta giorni di tempo per buttare giù quanto costruito senza autorizzazioni o con permessi scaduti da tempo e mai rinnovati come invece impone la legge. Diversamente ci penserà il Comune ad azionare la ruspa e le spese del lavoro saranno chiaramente addebitate agli inadempienti.Le opere abusive sono state segnalate in buona parte a “Pabarregas”, un'area che ricade nel territorio di Silì, dove tempo fa i vigili urbani segnalarono piccole ma numerose costruzioni che sono state tirate su senza però avere i necessari permessi. Altre opere non regolari sono state scoperte anche a nel quartiere di Sa Rodia e a Sa Luggiana, zona quest'ultima che ricade sempre nel territorio della frazione di Silì.
Le leggi poco chiare e le lunghe burocrazie italiane hanno convinto i possessori dei terreni nel portarsi avanti con i lavori. Ora bisognera ruscire a  fermare le ruspe.

giovedì 14 aprile 2011

Autonomia di Silì La Prefettura:sì al referendum


 

La Prefettura si è espressa: referendum ci sarà, ma solo se svolto su base comunale. Atteso per i prossimi giorni un incontro del consiglio circoscrizionale e del comitato promotore per scegliere la strada da intraprendere, anche se sembra ormai chiara la necessità di arrivare ad una raccolta di firme. Intanto scoppia la polemica sul Puc e le limitate aree edificabile concesse a Silì, soprattutto se rapportate alle altre frazioni.
L'INCONTRO La Prefettura ha comunicato ai siliesi che un referendum consultivo riguardante solo Silì non è attuabile. Così come previsto dallo statuto comunale, se consultazione ci sarà, si deve svolgere su base comunale. Nei prossimi giorni sarà fissato un incontro in circoscrizione per decidere la strada da percorrere: iniziare una raccolta di firme a Oristano e frazioni o solo a Silì? In questo ultimo caso, anche secondo la Prefettura, può essere richiesto un parere anche ai residenti di alcune aree di Tiria, San Quirico e Tanca Molino. Ci sarebbe inoltre la possibilità di coinvolgere i siliesi che vivono all'estero ma che comunque hanno ancora residenza nella frazione.
 «I ragguagli ricevuti ci servono per capire meglio i requisiti necessari per richiedere il parere dei cittadini. Adesso spetterà al Comitato promotore decidere», spiega il presidente di circoscrizione Giuseppe Puddu. Per fine mese è in programma un'assemblea che coinvolgerà i cittadini e che darà il via ufficiale alla petizione popolare.
I NUMERI Secondo quanto stabilito dalla legge servirebbero almeno 2500 firme per la richiesta di referendum, mentre Silì è a quota 1.979 residenti con diritto di voto, e 315 minorenni. Situazione differente rispetto agli anni '90, «quando gli elettori erano 800 in più». Si cercherà adesso di capire se alcune aree possano rientrare a far parte della frazione.
«Il Comune dovrà comunque tener conto della volontà popolare della stragrande maggioranza dei siliesi, non potrà continuare a far finta di niente», commentano dalla circoscrizione.
 IL PUC «Lasciamo giudicare a chi ha visto la planimetria con la suddivisione delle aree edificabili concesse - spiegano il presidente di circoscrizione e Patrizio Puggioni, a capo del comitato promotore di Silì - Dalla planimetria risulta una zona edificabile ridotta all'osso, soprattutto se rapportata a quella delle altre frazioni». L'intento, secondo loro, potrebbe essere quello di bloccare la crescita della popolazione.

articolo tratto dall’Unione Sarda online del 13 aprile 2011 – art di FABRIZIO CARTA

lunedì 4 aprile 2011

Silì, aria di divorzio con Oristano


«Organizziamo il referendum per l'autonomia»
Mercoledì la prima assemblea sul referendum. «Abbiamo un anno e mezzo per arrivare alla consultazione».
Un'onda di ritorno? Macché, il malessere che ogni tanto li fa urlare «ora basta, me ne vado da questa casa» in realtà non si è mai sopito. Da quarant'anni alimenta il fuoco della separazione che ciclicamente riesplode.Come 15 anni fa quando si costituì pure un comitato per chiedere l'autonomia che sembrava addirittura cosa fatta. Poi Silì rimase dov'è: frazione di Oristano. E oggi la voglia di separarsi da un Comune mai sentito come una vera casa ritorna.L'INIZIATIVA Mercoledì si riunisce il Consiglio circoscrizionale (destinato a scomparire a fine legislatura) con all'ordine del giorno un punto: «Proposta di referendum per l'autonomia di Silì». Il presidente Giuseppe Puddu non ha dubbi: «Rispetto al passato questa può rappresentare veramente l'ultima chance. Tra un anno e mezzo questo organismo non esisterà più per cui prima dello scioglimento vogliamo capire se esiste questa voglia di separarsi da Oristano. Premettendo una cosa: già è difficile oggi far sentire la nostra voce in Comune, figuriamoci in futuro senza neppure la circoscrizione». Premessa che da sola spiega uno dei motivi di questo referendum.I MOTIVI Gli stessi di 15 anni fa, e di sempre. Slogan buoni per tutte le stagioni: cittadini di serie B, periferia della periferia, dimenticati e pure bistrattati, ultimi tra gli ultimi.Slogan che, giusto per sgombrare il campo da equivoci, fotografano la realtà senza bisogno di aggiunte colorite. Strade a pezzi, acqua che manca ogni due giorni, illuminazione che si spegne come per magia e che ritorna dopo 15 giorni, parco giochi e decoro inesistenti, rifiuti che abbondano nelle campagne, marciapiedi distrutti, segnaletica fantasma, scuole abbandonate e spazi sociali ridotti a zero. «Non siamo contro questa amministrazione, anzi abbiamo un ottimo rapporto. Solo che siamo una circoscrizione e quindi non abbiamo potere decisionale. Noi chiediamo e speriamo che qualcuno risolva - dice Giuseppe Puddu - Giusto per chiarire: il Comune ha deciso di bitumare le strade e sa quando sistemeranno quelle di Silì? Per ultime».INTERNET Su Facebook, sito internet sociale più cliccato nel mondo, esiste un gruppo della frazione. “Siliesi nel mondo”, fondato da Efisio Piras, è nato da due settimane e gli iscritti sono 370. Ci sono vecchie foto, commenti e auguri. E tutti chiedono la stessa cosa: l'autonomia.Chiedono, tutti, di non essere più una “villa”, come venne definita nel 1282 da Mariano II che donò a Mariano Mameli di Tramatza la “villa” di Silli. Sarà un semplice caso?

domenica 3 aprile 2011

Silì, la Prefettura decide sull'autonomia



Richiesta di referendum: il Comune ignora la circoscrizione



Cresce la voglia di autonomia di Silì. Dopo il silenzio del Comune la circoscrizione ha chiesto alla Prefettura di poter indire il referendum.

La richiesta al Comune è caduta nel vuoto. O meglio nel silenzio. La circoscrizione di Silì, che da due mesi porta avanti la battaglia per richiedere l'autonomia, non ha ancora ricevuto risposte da parte dell'amministrazione Comunale. E ora la palla passa alla Prefettura che dovrà dare una risposta definitiva per la richiesta di consultazione popolare. Parere che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni: «Proseguiremo comunque, e in ogni caso, la nostra azione», fanno sapere da Silì.
LE NOVITÀ La delibera del Consiglio di circoscrizione, riunito lo scorso 26 gennaio, è arrivata da tempo a destinazione. Insieme ad una «lettera di chiarificazione» inviata al sindaco Angela Nonnis, in cui si faceva presente la nascita del Comitato per la ricostruzione del Comune di Silì. E si chiedevano precisazioni sui criteri richiesti per ricorrere a un primo referendum consultivo. La risposta del Comune «non è stata abbastanza chiarificatrice - ha affermato Giuseppe Puddu, il presidente di circoscrizione - Non c'è stato alcun contatto con il Comune negli ultimi mesi, nessun segnale, e nessuna risposta. Questo fatto ci sorprende molto».
La scelta, agli inizi di marzo, è stata quella di rivolgersi alla Prefettura e chiedere le risposte che il Comune non ha saputo, o voluto, dare: «Attendiamo solo che venga presa in considerazione la nostra richiesta, e che ci venga data una risposta».
LE OPZIONI Novità si attendono per la prossima settimana; la Prefettura dovrebbe far pervenire alla circoscrizione un parere definitivo sulla vicenda. A questo punto andrebbero a crearsi due scenari possibili: la tanto attesa consultazione, coi residenti che darebbero la propria opinione sulla possibilità che Silì torni a essere un comune a sé, o si procederà ad una raccolta firme, che, promette il presidente di circoscrizione, «grazie all'aiuto e al sostegno dei siliesi, coinvolgerà non solo la frazione, ma anche Oristano e l'intera provincia».
I CONSENSI Oltre alle numerose richieste di adesione pervenute al comitato promotore, parole di incoraggiamento sembrano essere arrivate anche dalle altre circoscrizioni cittadine. Le maggiori iniezioni di fiducia giungono però dai siliesi in fermento, che, come spiega Puddu, «ci chiedono continuamente novità sulla situazione e vogliono sapere tra quanto si potrà finalmente andare al voto». Importante in questo senso anche il «supporto dato dal gruppo internet Siliesi nel mondo dal quale ci arrivano spesso segnali di sollecitazione a proseguire».

articolo tratto dall'unionesarda on line del 2 aprile 2011 - articolo di Fabrizio Corona


giovedì 10 febbraio 2011

Silì, nasce il comitato per il referendum



La settimana prossima si terrà una nuova riunione per definire i dettagli del comitato promotore per «la ricostruzione del Comune di Silì».

Nuovo passo verso l'autonomia di Silì: il comitato promotore è ormai pronto per dare battaglia per riuscire a “staccarsi” da Oristano. Alla riunione della circoscrizione di lunedì sera hanno partecipato molti di coloro che, quindici anni fa, aderirono alla richiesta di autonomia, ma c'erano anche numerose facce nuove pronte a impegnarsi nell'impresa.
IL PROGRAMMA La settimana prossima è in programma una nuova riunione per la definizione degli ultimi dettagli. Quattro gli argomenti in agenda: l'adesione al Comitato per la ricostruzione del comune di Silì, l'elezione dei componenti del consiglio direttivo, del collegio sindacale e del revisore dei conti. Infine l'approvazione dello statuto. L'obiettivo del comitato promotore, come ha spiegato il presidente della circoscrizione Giuseppe Puddu «è anche quello di proseguire la battaglia per l'autonomia dopo la chiusura della circoscrizione». Un passaggio imposto dalla nuova Finanziaria: per i comuni con meno di centomila abitanti, proprio come quello di Oristano, è imminente l'abolizione dei consigli circoscrizionali. «Prevediamo che nelle frazioni a breve si arriverà a una situazione da far west - va avanti - Se già sono isolate e speso abbandonate, immaginiamo cosa potrà accadere quando non ci sarà più nemmeno la circoscrizione a dare voce alle necessità e ai problemi dei residenti». 
LE REAZIONI La proposta di consultazione popolare arriverà nei prossimi giorni in Comune, dove verrà esaminata e giudicata. C'è ancora una settimana di tempo per consegnarla. «La presenteremo insieme alla richiesta del comitato promotore» ha aggiunto Puddu. Ci sono state reazioni da parte dell'amministrazione comunale al nuovo fermento che si respira a Silì e alle decisioni di due settimane fa? «Non c'è stato alcun contatto con la Giunta negli ultimi quindici giorni» ha tagliato corto Puddu. 

...... sembra che si faccia sul serio...... o almeno, ci sono nella popolazione di Silí un gruppo di persone che ci crede nel potersi staccare da Oristano e avere la propria amministrazione. tutto il progetto non e' facile e ci sono tanti pro e contro in materia. La popolazione della frazione non é ben informata su che cosa succederá se Silí diventerá comune a se. La partecipazione alle riunioni fatte a proposito del progetto di staccarsi da Oristano non hanno avuto l'affluenza che ci si aspettava e per molti sembra solo una questione di referendum "Si" o "No".
a mio parere ci vorrebbe un documento o una lettera lasciata di casa in casa o una pagina web, o anche un Forum su cui poterne parlare liberamente,  con elencati vantaggi e svantaggi che il paese e la popolazione subirebbe in caso di staccamento dal comune di Oristano; visto che molte persone hanno  troppi impegni per poter partecipare alle riunioni della circoscrizione, utilizzare altri mezzi per informare la popolazione non sarebbe sbagliato. 


lunedì 7 febbraio 2011

Il PUC del comune diOristano é operativo, Silí punta all'espansione



Urbanistica Silí  - Il PUC di Oristano è operativo


Con la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione da oggi il Piano urbanistico comunale e il Piano di utilizzo del litorale di Oristano sono pienamente operativi.
L’annuncio è stato fatto dal Sindaco di Oristano Angela Nonnis che non ha nascosto la soddisfazione per l’importante notizia.

“Sono orgogliosa di questo risultato – ha detto il Sindaco nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche l’Assessore all’Urbanistica Salvatore Ledda e il Dirigente dell’Ufficio tecnico comunale Ingegner Giuseppe Pinna -. Abbiamo dato alla città uno strumento che potrà risultare determinante per il rilancio della città, per superare la crisi e fare da volano all’economia”.
“Durante la campagna elettorale avevo preso un impegno con la città e avevo detto che i primi tre anni di amministrazione sarebbero serviti per la pianificazione – ha aggiunto -. In questi tre anni sono nati due strumenti fondamentali di cui sono orgogliosa: il Piano strategico e il Piano urbanistico. È stato un lavoro scrupoloso, impegnativo e faticoso, ma il risultato è stato raggiunto e in futuro la città e tutte le amministrazioni che si avvicenderanno potranno contare su questi due strumenti fondamentali”.
“Da oggi la città può contare su un PUC pienamente operativo” ha spiegato l’Assessore all’Urbanistica Salvatore Ledda che ha precisato che la pubblicazione sul BURAS mette i cittadini nella condizione di poter presentare proposte e progetti sulla base delle indicazioni del nuovo Piano urbanistico.
“Il Piano – ha spiegato Ledda – è anche il frutto delle interlocuzioni con la Regione, ma rispetto al documento approvato dal Consiglio comunale non è stato modificato niente. Le indicazioni della Regione vanno intese nel senso di suggerimenti che prevalentemente hanno riguardato aspetti formali. Ai comuni è data piena autonomia di autodeterminazione nelle scelte di pianificazione del proprio territorio. Conseguentemente noi abbiamo dato risposte motivate, verbali, alle osservazioni, verbali, della Regione. Non abbiamo mai avuto alcuna richiesta scritta dalla Regione, ma per l’intera estate abbiamo interloquito con i suoi uffici su questi aspetti e oggi possiamo dire con soddisfazione che il Piano è operativo con tutto ciò che comporta per la città. Aggiungo anche che, per come è nato, questo piano presenta aspetti che ne consentono l’implementazione e lo rendono dinamico. Potrà dunque essere modificato con lo strumento della variante”.

“Dalla fase della pianificazione possiamo passare a quella dell’attuazione – ha detto ancora Ledda -. Mi sento di rivolgere alle imprese e ai cittadini un appello alla mobilitazione, a utilizzare questo strumento, il più importante da 40 anni, per trasformare finalmente la città”.

il territorio di Sili' subirá con gli anni una estensione pari al doppio del territorio che al momento occupa, nella mappa qui sotto si possono vedere raffigurate le Aree da assoggettare a Piani di Riqualificazione Urbanistica




clicca sulla foto per vederla in alta risoluzione



venerdì 28 gennaio 2011

«Sì al referendum per l'autonomia di Silí» La circoscrizione: ora deve decidere il Consiglio comunale


SILÌ – Si al REFERENDUM. 

Tra venti giorni la richiesta ufficiale per poter svolgere la consultazione popolare
«Sì al referendum per l'autonomia»La circoscrizione: ora deve decidere il Consiglio comunale


Due giorni fa il Consiglio circoscrizionale ha approvato la richiesta di referendum per l'autonomia. Polemica per l'assenza degli assessori.
S ilì chiede ufficialmente di poter fare il referendum sull'autonomia da Oristano. Nella riunione del Consiglio circoscrizionale di due giorni fa la proposta è passata all'unanimità, applaudita da circa cinquanta siliesi che hanno partecipato all'assemblea. «Meglio soli che mal accompagnati» è il parere di tutti, presidente della circoscrizione compreso.
LA VOTAZIONE Undici voti favorevoli su undici consiglieri presenti, è il risultato della votazione per decidere sulla consultazione popolare. Tempo venti giorni, termine ultimo per presentare il verbale al Comune, e arriverà il parere del sindaco, Angela Nonnis.
GLI SCENARI Il primo ostacolo è appunto quello dell'approvazione della richiesta che verrà discussa in Consiglio comunale. «Se rifiuto ci sarà, innanzitutto deve essere ben motivato - spiega il presidente di circoscrizione Giuseppe Puddu - altrimenti presenteremo una petizione popolare e proseguiremo la battaglia fino all'ultimo. Ci deve essere consentita perlomeno la consultazione popolare, la possibilità di autodeterminarci. È l'occasione per conoscere il numero reale di residenti che vogliono l'autonomia».
Altro nodo da sciogliere, sempre che si arrivi al referendum e vincano i sì all'autonomia, è quello dei numeri. Pare infatti che i 2000 residenti con diritto di voto non siano sufficienti per richiedere il referendum. Ne mancherebbero almeno 500. «Contiamoci innanzitutto, facciamo un passo alla volta», replica Puddu, facendo riferimento anche ai residenti di alcune aree vicine, ad esempio Pedralada.
LE ASSENZE Solo due consiglieri comunali, Giuseppe Obinu e Mario Cadeddu, erano presenti all'assemblea. «Ci aspettavamo qualche rappresentante comunale in più. Negli ultimi giorni tutti si stanno interessando alla questione Silì, invece da parte dell'amministrazione arriva un segnale di totale disinteresse».


Articolo tratto dall'Unione Sarda online del Venerdì 28 gennaio 2011

....sembra che ci siamo, la popolazione di Silí e' chiamata a decidere se vuole staccarsi dal comune di Oristano e avere la propria amministrazione. Potete lasciare i vostri commenti a proposito...... 
Grazie della visita :)

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